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PLUS-QUE-PARFAIT

Come in una seduta psicoanalitica o un viaggio letterario, destrutturare il rigore sublime delle nostre eroine familiari fa emergere il lato ironico e smart degli anni '60. Ripensati come un trampolino per un futuro di grazia e leggerezza.

Perfetta. Raffinata. Spietata e pungente.

Ecco l'immagine della donna che ha condizionato tutta la mia famiglia. E me.

Mia nonna Anna, nata nel 1909, è stata una donna dal temperamento molto forte e determinato. Lucidissima e cinica, possedeva un innato senso del bello, della ricerca estetica pura. Finalizzato al raggiungimento della perfezione.

Donna mai felice. Sofferente ma irraggiungibile.

Paragonabile per carattere alla protagonista di "Jezabel" di Irène Némirovsky, ha lottato per costruire un mondo che le corrispondesse.

Critica nei confronti di tutto ciò che non era "sublime" ha saputo infondere insicurezza e disarmonia nella sua progenie... perché nessuno era all'altezza di queste profonde convinzioni.

Io l'ho sempre amata e odiata. Oggi scopro che in realtà mi ha lasciato un'enorme eredità. Ho scoperto in me la sua ostinazione, la stessa ricerca assoluta del bello e forse anche l'insoddisfazione di non riuscire a raggiungere il sublime.

La collezione Moi Multiple primavera estate 2018 rielabora questo rapporto conflittuale con il mio passato, come in una seduta psicoanalitica.

Gli abiti anni '60, le parure, i completi "ingessati" e sartoriali, simulacro del mio ricordo di mia nonna sono il punto di partenza per una destrutturazione e ricostruzione secondo i canoni di oggi, i miei canoni.

La perfezione è lentamente sfilacciata, tagliuzzata, complicata. Diventa imperfettamente sofisticata.

Le superfici si increspano, ripiegano, ricamano, intessono a creare un caos ordinato.

Il look diventa contemporaneo e dall'appeal quotidiano.

I dettagli più iconici come i fiocchi, le broche, i gioielli e gli accessori costituiscono il tocco ironico e colorato che personalizza gli outfit.

I gioielli si trasformano in maxi ricami geometrici: piccoli pezzi dal sapore couture.

Una palette coloratissima propone abbinamenti inediti tra arancio, pesca, cedrata, rosa, menta, blu china e verde tiffany.

Tocchi di argento e oro arricchiscono i capi.

I tipici pattern degli anni 60 sono rielaborati, riproporzionati e contestualizzati su un'immagine contemporanea.

L'effetto è solare, vivace e ironicamente glam.

Le linee - in modo volutamente contraddittorio - sono pulite e lineari.

La collezione è pensata a guardaroba. Pezzi di design, che possono essere abbinati in molti outfit diversi.

Perché non siamo perfette, ma possiamo divertirci a provarci all'infinito.

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